Ambiente

Altro che plastica: sono le stoviglie biodegradabili che bisogna iniziare a usare

Basta dare una rapida occhiata intorno a noi per accorgerci che la stragrande maggioranza dei cibi, delle bevande e dei prodotto di consumo vengono venduti all’interno di packaging in plastica. Questo materiale, per quanto utile, ha una durata virtualmente eterna poiché non è decomponibile in natura: eppure, ne produciamo ogni anno quantità spropositate.

La mentalità consumistica dell’usa e getta senza alcun criterio è relativamente moderna: solamente una o due generazioni fa, infatti, le confezioni in cui venivano venduti i beni di consumo erano riutilizzabili oppure ottenute da materiali riciclabili ed ecologicamente poco impattanti come vetro, carta e metallo.

Mucchi di rifiuti di plastica

Oggi le discariche sono piene di plastica, così come gli ecosistemi terrestri e gli oceani, dal momento che questo materiale non sempre viene (o può essere) riciclato. Una delle principali cause del problema dell’abbandono dei rifiuti è rappresentata poi dal valore praticamente nullo della plastica alla fine del suo brevissimo ciclo di vita.

Interrompere questa spirale negativa si può e si deve, ad esempio optando per l’acquisto di stoviglie biodegradabili al posto delle classiche monouso in plastica. Così facendo si eviterà la produzione di rifiuti dannosi per l’ambiente, e per dare una sterzata ai propri stili di vita in direzione dell’ecosostenibilità tutto l’occorrente – piatti, posate, contenitori per alimenti, vaschette e bicchieri biodegradabili al 100% – è a disposizione sul portale Ecobioshopping.it.

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