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Allunga la vita del tuo scaldabagno con un’adeguata manutenzione!

Gli scaldabagni sono da tempo diventati una necessità. Una corretta manutenzione può aiutare il tuo scaldabagno a funzionare al meglio per moltissimi anni donandoti tutto il comfort che desideri. Spesso sono necessari soltanto alcuni accorgimenti di base per proteggerlo da guasti improvvisi e danneggiamenti che possono avere come conseguenza la sua sostituzione.

Segni che ti aiutano a capire quando lo scaldabagno ha bisogno di manutenzione

Se l’acqua calda che esce dai rubinetti della tua abitazione emana cattivo odore, se è di uno strano colore o presenta dei sedimenti allora hai indizi molto chiari: è necessaria la pulizia interna dello scaldabagno. Un altro segno molto importante da tenere in considerazione è la diminuzione della sua efficienza energetica: se non viene curato nel modo corretto, infatti, lo scaldabagno può determinare un aumento anche vertiginoso dei consumi elettrici o del gas. Allo stesso modo, notare la presenza di umidità arancione vicino l’anodo dello scaldabagno è un segno molto chiaro che deve essere sostituito.

È sempre meglio evitare che l’acqua che fuoriesce dai rubinetti inizi a cambiare colore prima di far controllare il proprio scaldabagno. Una corretta manutenzione periodica ti permette di risparmiare perché protegge il tuo scaldabagno da danneggiamenti che possono comportare anche la sua completa sostituzione.

I problemi più comuni e le loro soluzioni

La formazione di calcare è spesso la causa più comune dei problemi allo scaldabagno. Il calcare che si raccoglie nella sua parte inferiore possono essere spesso facilmente puliti con un pennello e un tubo da giardino: basta strofinare un po’ e lavarli via con un po’ d’acqua. Facendolo almeno una volta l’anno già si è sulla strada giusta.

Se l’acqua nella zona in cui vivi è molto dura (presenta elevate quantità di calcare) può essere necessario pulire lo scaldabagno più frequentemente perché il calcare può accumularsi più velocemente. Svuotarlo e sciacquarlo con dell’acqua corrente ogni tre o quattro mesi aiuta moltissimo a mantenerlo pulito.

Un altro problema molto comune nei vecchi scaldabagni è la corrosione dell’anodo, una delle sue parti più sensibili. Per prevenirla è consigliabile controllarlo a ogni cambio di stagione in modo da verificare eventuali segni ci corrosione e sostituirlo.

Se si nota cattivo odore al momento della fuoriuscita dell’acqua calda sanitaria, invece, il problema potrebbe essere determinato da un accumulo di batteri all’interno dello scaldabagno. Il modo più semplice per risolverlo è lavandolo con la candeggina: basta riempire il serbatoio di accumulo con acqua e candeggina e lasciare agire per qualche ora per potersi sbarazzare completamente dei batteri. Prima di rimettere in funzione lo scaldabagno, però, è necessario pulirlo con abbondante acqua in modo da non danneggiarlo.

Quando sostituire lo scaldabagno?

L’aspetto più semplice da prendere in considerazione per decidere se è giunto o meno il momento di sostituire lo scaldabagno è la sua età. Solitamente la vita di uno scaldabagno a gas varia dagli 8 ai 10 anni mentre quelli elettrici possono funzionare senza grossi problemi anche per 12 o 15 anni. Se, a prescindere dall’età, lo scaldabagno è talmente arrugginito da far fuoriuscire acqua arancione la sua sostituzione è necessaria; oppure se nonostante la sua corretta manutenzione non è più in grado di riscaldare l’acqua come in passato sostituirlo potrebbe essere la scelta migliore.

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