Salute e benessere

Il neurofeedback

Il neurofeedback è un metodo attraverso il quale si impara a calibrare e autoregolare il proprio sistema nervoso centrale. Tale controllo di sé si assimila per mezzo dell’informazione che arriva dall’elettroencefalogramma preparato da un elaboratore. Il cervello elettronico,difatti, visualizza con un rallentamento di pochi millisecondi l’elettroencefalogramma agevolando così a conoscere come modificarlo. Quando la trasformazione si manifesta nella direzione voluta il soggetto viene gratificato (il PC generalmente trasmette una retroazione sonora ovverosia visiva). In questo modo, grazie a un esercizio stabile, è possibile praticare stabilmente questa forma di autocontrollo. Il neurofeedback si caratterizza per essere una terapia modulata continuamente sulle caratteristiche della singola persona e del suo quadro psicopatologico e che di conseguenza prevede un adattamento incessante, per essere una terapia biologica ma non farmacologica: rettifica le connessioni tra le cellule cerebrali senza un intervento di tipo biochimico. Per questo motivo è possibile associarla, allorché necessario, a svariate forme di psicoterapia. Non presenta per di più effetti indesiderati: non vengono introdotti composti, applicate correnti elettriche o campi magnetici di nessun genere. La cura si basa sulla comprensione attiva del paziente che apprende progressivamente a modulare la propria attività cerebrale sotto la guida del medico e del cervello elettronico. Il medico esercitato di proposito, condivide passo a passo il percorso terapeutico sostenendone la motivazione, riscontrando i progressi e calibrando la cura a seconda dei risultati raggiunti. Durante una seduta di neurofeedback il paziente viene fatto accomodare su una poltrona in modo che si rilassi e si senta a suo agio. Dinnanzi a sé ha un elaboratore. Il trainer che lo segue pone sul suo capo alcuni elettrodi. A questi sono collegati dei fili sottili che trasmettono il segnale immediatamente al computer. In questo modo il paziente vede le proprie onde del cervello visualizzarsi sullo schermo del computer. Nel caso di un paziente adulto queste visualizzazioni sono sotto forma di barre colorate, ad un bimbo si mostrano invece sottoforma di videogioco. Lo scopo del training è quello di accrescere il livello di attenzione del paziente e diminuire la sua tendenza a distrarsi. Nel caso che il paziente non è concentrato e rilassato la visualizzazione si ferma e non emette nessun feedback (retroazione) visivo e acustico, allo stesso modo il videogioco del bambino smette di funzionare fino a che egli non avrà riacquistato la sua applicazione. Il processo di controllo di sé è inizialmente una abilità irrazionale. Man mano che il paziente riesce a mantenere regolare l’attività visualizzata sul calcolatore elettronico assimila la modalità con cui questo avviene. La terapia quindi, si basa sulla comprensione attiva del paziente che apprende progressivamente a proporzionare la propria attività cerebrale sotto la guida del medico e del cervello elettronico. Il medico esercitato appositamente, condivide passo a passo il percorso terapeutico appoggiandone la motivazione, appurando i progressi e calibrando la cura a seconda dei risultati conseguiti. Un addestramento completo contempla intorno a 30-40 sedute, in genere due o tre a settimana, per cui il tempo globale varia dai 3 ai 7 mesi.

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