Salute e benessere

Soffri di ragadi? Questi sintomi ti permettono di scoprirlo

Grattugia al posto della carta igienica

Vi sono disturbi “delicati” che colpiscono zone del corpo “delicate”, e sicuramente le ragadi anali sono tra i più dolorosi e fastidiosi. Questi minuscoli tagli si formano tra le pliche dello sfintere anale in seguito a sollecitazioni fisiche eccessive quali, in particolare, il passaggio di feci voluminose e di consistenza dura tipiche della stitichezza.

Ma come accertarsi che la problematica da cui si è affetti è rappresentata proprio dalle ragadi? Il dolore durante la defecazione, associato a piccole perdite di sangue, è senza dubbio il sintomo più chiaro ed evidente, ma spesso vi sono anche altri importanti campanelli di allarme da non sottovalutare.

Il dolore infatti può comparire nella zona anale anche a distanza di alcune ore dall’evacuazione, ed è causato dalle continue contrazioni dello sfintere che reagisce alla presenza del taglio.

Le lesioni dovute alle ragadi di solito impiegano non poco tempo a guarire, poiché le pieghettature dell’ano e la continua contrazione/distensione dello sfintere ostacolano la cicatrizzazione.

Contro le ragadi e i loro sintomi dolorosi è bene giocare d’anticipo: la prevenzione è tutto, e contempla una dieta molto ricca di fibre. Può aiutare a raggiungere i fabbisogni giornalieri di circa 35-40 grammi di fibre l’impiego di integratori specifici, come ad esempio FibrAid Gel: questo prodotto, ricco di componenti benefici, presenta una pratica formulazione in gel e aiuta in modo concreto contro la stitichezza.

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