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Caste Viscardo il paese delle fornaci

Un piccolo paesino Umbro, Castel Viscardo in provincia di Terni, può essere considerato a pieno titolo il paese delle Fornaci, pensate che a fronte di poco più di mille abitanti ci sono una decina di fornaci che producono il cotto fatto a mano, diventato famoso in tutta Italia per la sua bellezza e qualità che trova le sue più comuni applicazioni in splendidi pavimenti in cotto, scalate o tetti in coppi e controcoppi.

Come è nata la produzione di mattoni a Castel Viscardo?

è facile, il paese si trova circondato da un grande banco di argilla e da sempre è stato naturale lavorare questa sostanza, infatti fin dall’antichità il paese era ricco di fornaci dedite alla lavorazione della creta in special modo mattoni, con i quali si sono costruite anche molte case del paese, certo all’inizio le fornaci erano per lo più a carattere famigliare, ed era molto faticoso svolgere questo lavoro, pensate che la creta veniva estratta dalla cava con la zappa e triturata a mano, poi impastata finemente sempre a mano, ed infine venivano stampati e cotti i mattoni. Con l’avvento dell’industria, l’abilità dei Castellesi è stata quella di riuscire a trasformare le loro fornacine artigianali in fiorenti industrie ricche di macchinari e tecnologie nuove, badando bene però che il prodotto finito sia uguale a quello dei loro padri e dei loro nonni. Questa cosa è stata possibile per il fatto che le macchine impiegate aiutano l’uomo per i compiti più gravosi come l’estrazione dalla cava della creta , l’impasto e il trasporto, mentre la produzione del mattone vera e propria è rimasta più o meno la stessa.

Se vi recate a Castel Viscardo e visitate una delle fornaci, vedrete che gli operai stanno chini su un tavolo e stampano mattoni per mezzo di una stampa di legno che ha la forma del mattone finito uno alla volta con infinita pazienza e abilità, e una volta che lo hanno stampato lo depositano in precario equilibrio sulla piazza ad essiccare, e anche in questa fase la modernità ha dato il suo contributo, mentre prima si essiccavano al sole e la produzione era forzatamente limitata ai mesi estivi, oggi le piazze hanno il pavimento riscaldato da km di tubi con acqua calda e la produzione è attiva per tutto l ‘anno, quindi la quantità di mattoni prodotti è aumentata notevolmente , ma certo non paragonabile a quella di una fornace industriale , come non è paragonabile la bellezza del mattone fatto a mano ricco di sfumature di colori e imperfezioni caratteristiche.

 

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