Economia e lavoro

Interprofessional Funds ~ All information on funded training for businesses

I fondi paritetici interprofessionali costituiscono la risorsa che le aziende di qualunque settore utilizzano per formare i propri dipendenti. La formazione dei dipendenti non deve terminare con la fase iniziale di training, ma deve proseguire nel corso dell’intera esperienza lavorativa dell’impiegato, al fine di rendere l’azienda competitiva non solo sul territorio nazionale, ma soprattutto in ambito Europeo ed internazionale.

I fondi interprofessionali vengono promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle parti sociali. Si tratta di organismi di natura associativa, i quali sono regolati da accordi interconfederali che vengono stipulati anticipatamente dai sindacati: da una parte quello dei lavoratori, dall’altra quello dei datori di lavoro.

In Italia secondo la legge 388 dell’anno 2000 le aziende possono decidere di versare nei fondi interprofessionali fino ad un massimo dello 0,30% del contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria, ovvero ciò che viene versato all’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale). Il versamento avviene utilizzando il modello Uniemens e può essere effettuato ad uno dei ventuno fondi attualmente presenti, tre dei quali sono stati creati unicamente per i dirigenti delle imprese. I datori di lavoro dovranno effettuare versamenti a questi fondi specifici per garantire ai dirigenti della loro azienda una formazione di alto livello.

Scegliere di destinare lo 0,30% del contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria in fondi interprofessionali è un ottimo investimento, perché garantisce che il versamento migliori l’azienda e la preparazione dei dipendenti. Il versamento dello 0,30% è obbligatorio, quindi investirlo nella formazione dei propri lavoratori porta solo a vantaggi.

Con i fondi paritetici interprofessionali l’azienda potrà organizzare eventi formativi sia a livello settoriale che territoriale. E’ possibile inoltre creare dei percorsi formativi che prevedano la cooperazione di più aziende, oppure preparare percorsi d’istruzione rivolti a singoli dipendenti dell’impresa. Nel 2011 con la legge 148 è stata introdotta la possibilità di coinvolgere nell’attività di formazione anche i lavoratori assunti con un contratto a progetto e i dipendenti che stanno svolgendo il loro apprendistato.

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