Natura

Storia degli animali domestici

L’addomesticamento degli animali è il processo con cui una specie animale si abitua alla convivenza con l’uomo e viene modificata, sia nelle abitudini che fisicamente, da questa convivenza. Il primo fra gli animali domestici è stato il cane, secondo alcuni ritrovamenti archeologici addomesticato addirittura oltre 130.000 anni fa. Prove certe lo danno per completamente addomesticato in Europa 15.000 anni fa, quando gli uomini vivevano ancora di caccia e raccolta. In una grotta in Israele sono stati ritrovati dei resti di un uomo di 12.000 anni fa che tiene fra le braccia un cucciolo di cane.

Solo nel 10.000 a.C. l’uomo è riuscito ad addomesticare la capra, dando origine al concetto di allevamento, quando dopo l’ultima glaciazione il nomadismo fu abbandonato e l’uomo divenne sedentario. Sono quindi seguiti pecora, maiale, mucca e infine il pollame. Il più comune fra gli animali da compagnia insieme al cane, cioè il gatto, è stato addomesticato solo fra il 7000 e il 3500 a.C., probabilmente in Egitto, e solo nel 4000 a.C. l’uomo ha iniziato ad utilizzare il cavallo. Fra le specie animali addomesticate si possono distinguere gli animali da compagnia da quelli cosiddetti da reddito, cioè allevati per la carne, il latte, le uova, la lana eccetera. Gli animali da compagnia, in genere definiti animali domestici perchè vivono in casa insieme ai padroni umani, accompagnano l’uomo fin dalla preistoria. In epoche storiche, gli egizi avevano sia cani da guardia che da caccia, addestrati alle diverse mansioni.

I gatti probabilmente cominciarono a vivere nelle case dell’uomo per reciproca convenienza: l’uomo li nutriva e li proteggeva, mentre i felini tenevano la casa libera da topi e serpenti. Lo stesso vale per i cani: in origine erano considerati d’ausilio alla difesa domestica e alla caccia oltre che ottimi aiutanti nella pastorizia, ed erano allevati per la loro utilità più che come animali da compagnia. Solo in seguito il rapporto fra le specie si sviluppò fino a portare alla situazione odierna, in cui gli animali da compagnia sono considerati come parte integrante della famiglia e non sono più allevati perchè considerati di qualche utilità.

Fin dagli albori della letteratura il cane viene esaltato per la sua fedeltà al padrone umano, basti pensare ad Ulisse e al suo cane Argo, che aspettò il ritorno del padrone in fiduciosa attesa fino al momento della morte. L’Odissea fu composta attorno al 700 a.C. circa, secondo la datazione più probabile, e il rapporto fra cane e uomo era già molto simile a quello odierno di compagni legati da reciproco affetto. Nel mondo romano ci sono moltissime testimonianze letterarie e figurative di cani come animali domestici, come i famosi avvisi “”cave canem”” (attenti al cane) che si trovano all’ingresso delle ville romane. Negli scavi di Pompei sono stati trovati numerosi resti di cani che vivevano con l’uomo nell’ambiente urbano.

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