Economia e lavoro

Al Nord, ma a Torino

E’ ormai noto che un sempre maggior numero di italiani, soprattutto giovani under 30 ed in particolar modo del Sud, abbia intenzione di trasferirsi in una delle città del settentrione. Basti guardare il crescente numero delle richieste di case in affitto a Torino, ad esempio. Le ragioni sono varie, ma ciò che senza dubbio spinge ogni anno un sempre crescente numero di persone ad abbandonare la propria terra è la ricerca di un posto lavoro che rispecchi soprattutto le aspettative di chi ha intrapreso un determinato corso di studi. A volte il lavoro c’è ma non promette prospettive, spesse volte invece il lavoro manca.

La zona d’Italia in cui le possibilità di impiego sono più alte è quella all’interno della Pianura Padana e si estende in ampiezza fino alle Alpi, le quali segnano il confine con il resto dell’Europa. Milano e Torino sono su tutte le mete più ambite e prosperose dal punto di vista della qualità della vita lavorativa.

Ma se Milano, città metropolitana italiana per eccellenza, sta assumendo dimensioni per cui anche lo stile di vita e la qualità della vita ne risentono, Torino sta scalando posizioni su posizioni e, probabilmente, ad oggi è la città più vivibile d’Italia.
Rispetto al capoluogo lombardo (unico termine di paragone per dimensioni, anche se ancora un po’ distante dal punto di vista della ricchezza) presenta un costo della vita inferiore, una vita culturale molto viva ed un corredo paesaggistico-naturale che rende la “città” molto più “paese”.
Anche dal punto di vista dello sport, Torino offre innumerevoli possibilità: ospita due delle principali società sportive d’Italia e del mondo, ospita grandi appuntamenti sportivi internazionali come le Olimpiadi Invernali.
Di notte offre occasioni per incontrarsi e divertirsi: nel centro storico, nel quartiere di Borgo Dora e San Salvario, dove è possibile ballare, divertirsi e bere dell’ottimo vino.

 

Insomma, forse Torino “è meglio”. 

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