Economia e lavoro

Volatilità Bitcoin, Alimentata da Halving e Scarsità ?

La volatilità Bitcoin è tale da essere una eccezione rispetto agli altri asset tradizionali che aumentano e diminuiscono di valore in modo molto più lento.
Ma come mai la volatilità Bitcoin continua a persistere nonostante questa criptovaluta sia ormai entrata a far parte anche di fondi investimento ufficiali e non si possa più ritenere come avveniva qualche anno qualcosa che non potesse durare.
Per cercare di capire meglio alcuni aspetti di tale comportamento prendiamo ad esempio i fattori con i quali si determina il valore di metalli preziosi come l’oro.
Il prezioso metallo giallo non deve il suo alto valore non all’alta richiesta dei mercati, che soprattutto in periodi di crisi viene alimentata dalla domanda di etf e lingotti, più veloci da monetizzare presso un qualsiasi compro oro Firenze, ecc.
Ciò che ci può aiutare a comprendere di più il valore dell’oro è un indicatore di riferimento che stabilisce la scarsità di un qualsiasi bene, per quanto riguarda l’oro questo si attesta oggi sul 62, questo numero indica che per raggiungere lo stock attuale esistente sarebbero necessari ben 62 anni di produzione aurifera con l’attuale forza produttiva.
Tale indicatore, conosciuto in finanza come stock to flow vale anche per il Bitcoin che viene prodotto attraverso le infrastrutture messe a disposizione da coloro che vengono definiti miners.
Il rapporto stock to flow del Bitcoin è molto vicino proprio a quello del prezioso metallo giallo, questo indica che questa criptovaluta è attualmente scarsa allo stesso modo dell’oro.
Chiaramente un indicatore elevato è indice di una valutazione importante che tende naturalmente al rialzo nel tempo.
Tutto ciò spiega l’elevato valore raggiunto dal bitcoin in un tempo relativamente breve ma non spiega anzi va in contraddizione con l’estrema volatilità Bitcoin.
Per spiegare l’anomala volatilità Bitcoin si deve considerare il fattore halving che è una caratteristica unica delle criptovalute, per halving si intende una data stabilità in cui il prezzo che viene pagato ai miners per la produzione di una stessa quantità di criptovaluta si dimezza di valore.
Tale meccanismo innesta una reazione scontata che porta ad un innalzamento di valore rapidissimo dei Bitcoin, un andamento sostenuto dagli stessi miners che dopo l’halving otterranno un numero di bitcoin dimezzato a parità di una uguale produzione, che va ben oltre anche al nuovo prezzo di produzione.
Una condizione ideale che finisce per attrarre una forte domanda speculativa su un asset che cresce di prezzo in modo unico rispetto ad altri.
Il dimezzamento della quantità di Bitcoin che i miners incasseranno in futuro a parità di produzione unito all’ingresso sul mercato di una forte domanda speculativa provoca una fase velocissima di rialzo alla quale segue un altrettanto rapida discesa dei prezzi che pur calando finiscono per attestarsi naturalmente non al di sotto del nuovo costo produttivo del Bitcoin.
Questo meccanismo spiega in modo logico l’elevata volatilità Bitcoin, una caratteristica unica nel panorama degli investimenti, i grafici dell’andamento del valore Bitcoin indicano che queste fasi estreme di rialzo e successivo ribasso si concentrano nel periodo successivo agli halving che si sono verificati fino ad oggi.

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