Salute e benessere

Sbiancamento dentale professionale: come funziona e quali tecniche esistono?

Quando incontriamo e comunichiamo con una persona, il suo sorriso e i suoi denti sono naturalmente fra le prime cose che osserviamo, a volte influenzando in qualche modo il nostro giudizio su di essa.
Un bel sorriso ed una bocca curata, infatti, oltre a conferire sicurezza in sé stessi e maggiore autostima, valorizzano l’individio, in quanto trasmettono igiene ed ordine.

E’ per questo motivo che sempre più persone decidono di sottoporsi ad un intervento di sbiancamento dentale professionale, un procedimento che aiuta appunto a schiarire i denti e a rimuovere eventuali macchie, migliorandone notevolmente l’aspetto. Il tutto ad un costo contenuto e con pochissimi fastidi, l’importante è saper scegliere il trattamento più adatto alle proprie esigenze.

Ma quali sono le varie tecniche fra cui poter scegliere?

Esistono due tipologie: quella eseguita a casa dal paziente e quella eseguita nello studio dentistico. Entrambe utilizzano lo stesso principio attivo a base di acqua ossigenata ma naturalmente varia il modo di applicazione e la concentrazione. Ma cosa accade esattamente? Lo smalto e la dentina sono permeabili all’acqua ossigenata, che penetra quindi nel dente e rilascia molecole di ossigeno. Queste si attaccano alle grosse molecole organiche responsabili delle macchie, le spezzano in composti solubili a basso peso molecolare rendendo quindi il dente più bianco.
Lo sbiancamento avviene all’interno del dente e riesce ad eliminare le macchie endogene che non possono essere tolte con la normale igiene orale o attraverso l’ablazione del tartaro.

Approfondiamo ora in modo più specifico le due tecniche di sbiancamento dentale professionale:

–          Home Bleaching: con questa tecnica il paziente, a casa, applica sui denti una mascherina caratterizzata da piccoli serbatoi contenente il gel sbiancante a concentrazione 3%-6%. La mascherina è stata precedentemente realizzata dal dentista a partire da un’impronta delle arcate dentarie, per poter garantire perfettamente il contatto del gel e rendere quindi più efficace il trattamento, senza irritare le gengive.
Il paziente dovrà indossarla tutti i giorni per un tempo che può andare dai 30 minuti fino a tutta la notte a seconda della concentrazione del gel. La durata del trattamento, generalmente, è 2-4 settimane.

–          Office Bleaching: questa tecnica si svolge nello studio del dentista, il quale applica direttamente sui denti il gel sbiancante a concentrazione 30%- 35% per poi attivarlo con una luce che può essere alogena, plasma o laser a seconda della tipolgia di dente. La luce serve per catalizzare la reazione dell’acqua ossigenata e per accelerare l’effetto sbiancante.
Il dentista, prima di procedere all’intervento, si assicurerà di proteggere gengive, lingua e labbra con presidi utili, in modo da evitare qualunque danno. Dopo ogni seduta è importante astenersi dal fumare e non assumere cibi e bevande coloranti per almeno 24-48 ore.
A seconda della concentrazione del gel e del tipo di luce utilizzata, l’applicazione dura un tempo variabile dai 30 ai 60 minuti. La durata del trattamento, generalmente, è fra le 2 e le 6 sedute.

Esistono effetti collaterali?

Lo sbiancamento dentale professionale è una pratica sicura che non altera o rovina lo smalto dei denti. Nonostante ciò, i possibili effetti collaterali che si possono presentare sono:
– Ipersensibilità dentale: reversibile nel giro di poche ore o di qualche giorno; può essere attenuata con l’applicazione topica di fluoro o di nitrato di potassio o utilizzando dentifrici desensibilizzanti.
– Infiammazione delle gengive: è dovuta al contatto con l’agente sbiancante, si ha la sensazione di un lieve bruciore e le zone interessate possono apparire bianche. Il problema si risolverà spontaneamente in poche ore.

E’ importante tenere presente che il colore dei denti è un fattore estremamente individuale e non è uguale per tutti. Di conseguenza, per ognuno di noi, è più appropriata una tecnica di sbiancamento dentale professionale piuttosto che un’altra.
Per questo motivo è sempre opportuno rivolgersi al proprio dentista di fiducia che, a seguito di una visita personalizzata, saprà indicare quella più indicata.

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