Viaggi e Turismo

Le spiagge per cani in Italia regione per regione

Tutelare i diritti “balneari” dei cani e dei loro padroni e allo stesso tempo quelli dei non amanti degli animali. La soluzione ideale sembra essere quella delle spiagge per cani, ovvero spazi privati o pubblici dedicati a quanti desiderino farsi accompagnare sulla spiaggia dal proprio Fido. Si tratta di una tendenza in notevole aumento se si considera che, secondo quanto stimato da AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali & Ambiente) esse sono aumentate del 30% rispetto al 2013, se pur con forti squilibri e differenze a livello geografico. La regione più virtuosa sotto questo aspetto è l’Emilia Romagna, che si conferma meta d’eccellenza riguardo alla fornitura di servizi balneari, la quale offre circa quaranta lidi aperti agli amici a quattro zampe. Si fa notare anche la Liguria con oltre venti tra lidi e spiagge libere aperti agli amici a pelo lungo. Tredici sono gli stabilimenti nelle Marche, dodici in Sardegna, otto quelli del Lazio e del Friuli Venezia Giulia (nonostante una costa limitata per estensione).

 

La situazione si fa meno apprezzabile man mano che si scende verso sud: appena 3 spiagge per cani Salento e sei in tutta la Puglia, al pari della Sicilia, due regioni che fanno del turismo costiero un fiore all’occhiello del proprio tessuto socio – economico ma, evidentemente, trascurando il target degli amanti degli animali. La maglia nera spetta però alla Calabria, terra immersa nel mare e caratterizzata da panorami straordinari ma del tutto disinteressata a offrire comfort e accoglienza al target “bagnanti cinofili”. In tutta la costa calabrese, infatti, i lidi balneari aperti ai cani sono appena due.

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