Comunicati stampa

IL GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA NELLA LIBRERIA ARCHIVI DEL ‘900 I SUOI AUTORI ESORDIENTI

 

MILANO, 23 APRILE 2009 ORE 17:30 – LIBRERIA “ARCHIVI DEL ‘900”

 

Il Gruppo Albatros Il Filo presenta:

 

Merfe, Ansia di un poeta non dichiarato

Antonella Nathansohn, Per il Giusto verso

Donatella Gaiani, Intermittenze

Cristina Pianca, In principio. Nella fine

 

 

Merfe, Ansia di un poeta non dichiarato

 

Il mistero avvolge la poesia di Merfe, è il frutto segreto, come recita il titolo, di “un poeta non dichiarato” (Ansia di un poeta non dichiarato). L’Io lirico in queste pagine mira a sfiorare, attraverso la parola poetica, l’insondabile, l’indefinibile, il mistero della vita, e lo fa in clandestinità, di nascosto dal resto del mondo. Per Merfe la poesia è follia e insieme “normalità”, è altresì un mezzo per catturare, fermare in un’immagine (e in un sentire comune), quegli interstizi di tempo in cui, solo apparentemente, non accade nulla. Si nutre di attimi la scrittura di Merfe, per questo è spesso frammentata, spezzata, per questo, talvolta, dà vita a grovigli indistricabili, dove tuttavia le parole sono per l’autore come gemme preziose e rare, da proteggere, da preservare dalla routine quotidiana. L’Io lirico in queste pagine, sembra volere sfuggire alla transitorietà e alla precarietà di un’esistenza “non scritta”, questa è la sua ansia. Egli ricusa l’inesorabile trascorre di gironi uguali ad altri giorni, e la superficialità con cui le parole vengono spese o risparmiate, parole che, leggiamo, non sono in fondo di nessuno, se non dei poeti ancora desiderosi di accoglierle, ancora desti di fronte alla notte che incombe.

 

Antonella Nathansohn, Per il Giusto verso

La silloge poetica che abbiamo tra le mani è una composizione davvero insolita e particolare, dove a fare da protagonista è l’ambiente giudiziario, nel quale l’autrice vive e agisce quotidianamente, trasposto in forma poetica in tutte le sue sfaccettature.

Antonella Nathansohn riflette nelle sue liriche sul proprio lavoro, sul contrasto tra la rigida e anonima burocrazia caratterizzata dal suo “inchiostro nero”, con i piccoli e grandi drammi dei destini umani che vengono decisi davanti ai suoi occhi […].

La poesia dell’autrice va avanti per contrasti, minimamente accennati eppure percettibilmente significativi, come quello tra la storia o la memoria, valori assoluti che accompagnano l’integrità morale, e l’attimo fuggente che è invece il destino della corruzione; o anche tra l’apparente importanza dei giudici e la loro reale piccolezza d’animo […].

Altra peculiarità dello stile di Antonella Nathansohn sono i ritratti dei diversi tipi umani che affiorano spesso nelle poesie, denotanti una non comune sensibilità e acutezza […]. La riflessione dell’autrice arriva ad interrogarsi sul senso del proprio lavoro, sul significato di un giudizio sull’esistenza di altre persone e trova un sollievo, “come una canzone / dolce”, nelle parole che scrive, “parole di carta, / un soffio di vita / tra mille condanne.”.

 

è nata  il 2/02/1959 a Milano, città dove vive tuttora insieme ai due figli. Lavora presso il palazzo di Giustizia come direttore di una sezione penale, ma si è distinta spesso in diversi concorsi poetici, vincendo il 3^ premio al concorso di poesia “Donna” nel 1983, poi il 2^ premio al concorso “Il fiore” nel 2003; segnalata anche al concorso di poesia “Firenze capitale d’Europa” nel 2006, ha pubblicato liriche in diverse riviste. Per il Giusto verso è la sua prima silloge poetica.

Donatella Gaiani, Intermittenze

 

Intensità, malinconia, grazia.

Maria, una donna giunta da chissaddove e chissà per quali ragioni in un piccolo villaggio di pescatori dove sembra che il tempo si sia fermato e il progresso e il benessere siano sconosciuti. Qui Maria conosce e diventa la maestra di piccoli bambini che le privazioni quotidiane, la fatica di sopravvivere e un futuro rassegnato senza promesse ha reso già grandi. Da questo selvatico angolo di mondo, abitato da gente umile e semplice ma generosa e ricca di umanità, Maria scrive lunghe lettere dove i racconti del presente si mescolano a ricordi del passato, dove l’affetto ha una vena di mestizia ed inquietudine e dove si celano dolore e rimorso per un tempo trascorso ma mai del tutto svelato.

Anna, una donna che la vita ha reso meno risoluta e determinata della sorella Maria, che ne patisce il distacco e l’allontanamento, ma che parte da sola alla ricerca dei luoghi che ne hanno visto l’esilio forzato.

Un romanzo dove passato e presente si intrecciano amabilmente, dove i misteri e le ragioni si svelano pian piano, dove il ricordo si fa vivo e le scelte si interpretano alla luce di quello che è stato.

Un romanzo che sa raccontare di passione, fierezza e dolore con il dono dell’eleganza e della bellezza.

 

Donatella Gaiani vive e lavora a Como. Pedagogista clinico, ha insegnato nella scuola pubblica e si è occupata di emarginazione e integrazione in diversi ambiti sociali, operando in progetti rivolti a tossicodipendenti, anziani ospiti di residenze protette, malati di morbo di Alzheimer, adolescenti stranieri. Ha pubblicato Il giallo e il grigio, CLUEB, Bologna 1992, Musicoterapica in Le attività di animazione, M. Vandelli Ed. Artestampa, Modena 1993 e Musicoterapica immaginativa in Pro Terza Età, n°3, Ed.Anaste, Roma, 1996.

 

Cristina Pianca, In principio. Nella fine

 

In una piccola comunità rurale si intrecciano molteplici storie. Sono gli abitanti, i braccianti, i proprietari terrieri ma anche i fantasmi di un passato recente. Tutti, a modo loro, alla ricerca del senso del proprio viaggio nella vita, spesso confuso e incontrollabile, difficile da comprendere. Una sciagura coinvolge il paese e proprio da questa tragedia alcuni troveranno la forza della consapevolezza, altri invece annegheranno nell’indolenza. Un romanzo corale sull’esistenza.

Cristina Pianca dipinge con una scrittura delicata e introspettiva un mondo impalpabile, fatto soprattutto di emozioni e sentimenti.

 

Cristina Pianca è nata a Borgosesia(Vc) il 2 dicembre 1988 e vive a Varallo Sesia.

Studia Lingue, Culture e Letterature Arabe e Persiane presso l’Università Ca’Foscari di Venezia.

In principio. Nella fine è la sua prima pubblicazione.

 

Gruppo Albatros Il Filo

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Tel. 0761344202

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