Musica

L’ improvvisazione musicale nel jazz

L’ improvvisazione musicale deriva in gran parte dal jazz, inizialmente come variazione del tema("melodia principale"). Assume rilevanza particolare nel jazz la capacità di creare sul momento una nuova melodia, un accompagnamento creativo,accattivante, partendo da uno schema scarno schema scarno v. Real book, che comprende melodia e sigle armoniche es: C7maj,Abm7;(ascolta a questo proposito i midi nella pagina spartiti per confrontare le esecuzioni con le partiture).
Puoi ascoltare un mio solo dal vivo di Autumn leaves Anche armonicamente è molto utile confrontare una partitura elaborata con quella del Real book per capirne le elaborazioni armoniche ed applicarle poi su altri brani. Prima di intraprendere un solo o una eleborazione armonica è necessario analizzare il brano(analisi armonica e melodica), il giro armonico,identificare le possibili modulazioni(cambi di tonalità),i punti focali, le possibili scale da suonare. L’improvvisazione è un linguaggio vero e proprio, un modo per esprimersi , retto da regole,sintassi e concetti.

Nella creazione ciò che concorre a produrre l’effetto desiderato sono:
l’inconscio
il preconscio
mente cosciente

l’inconscio esprime la personalità che risiede nello spirito e che si può sviluppare con la maturità e l’esperienza.
il preconscio fornisce la preparazione teorica e tecnica che si è raggiunta.
La mente cosciente unisce i primi due.

Elementi musicali
Imitazione
Trascrizione

Si improvvisa utilizzando elementi musicali quali scale, arpeggi , triadi, riuscendo a trascendere essi dalla loro forma di base per produrre idee valide che delineino l’armonia in modo melodico.D’altro canto è indispensabile ascoltare e studiare le improvvisazioni e i soli dei grandi maestri(io consiglio ciò che piace di più).

La tecnica fine a se stessa non porta a niente se non si prende in debita considerazione lo studio della trascrizione, della applicazione dei concetti e delle idee musicali.

L’imitazione ci aiuta e contribuisce a formare una personalità musicale,con questo non intendo dire di copiare alla lettera gli assoli di altri musicisti nelle nostre improvvisazioni, ma di assimilarli, memorizzandoli non solo meccanicamente ed effettuando una critica analisi melodica per capirne la scelta di determinate scale o arpeggi sulle progressioni armoniche (giri di accordi), senza preoccuparci di acquisire uno stile e una personalità originale, perchè questi requisiti verranno fuori con il tempo, la maturazione e con il talento.

Un’altro punto fondamentale è costituito dal lavoro di trascrizione finalizzato all’assimilazione di idee musicali legato al precedente che diventa fondamentale ad un determinato stadio di apprendimento e cioè quando si è arrivati a possedere una tecnica basilare ed almeno un orecchio musicale relativo.

Per trascrizione non intendo scrivere un solo che si ascolta in notazione musicale curando la durata delle note, pause….(è un po impeganativo e richiede tutta una serie di conoscenze), ma almeno riproducendo ad orecchio quello che si ascolta dalla radio,cd… in particolare gli assoli di chitarra o anche se preferite di sax,piano.. scrivendole poi in tabulato e praticandoli costantemente; tutto ciò non farà altro che arricchire il vostro vocabolario musicale.

E’ molto importante poi essere consapevoli di ciò che si sta suonando, altrimenti risulterà difficile la memorizzazione e saranno vani gli sforzi fatti ! Esistono molti libri sulle trascrizioni, è possibile cercare le trascrizioni del cd preferito in notazione musicale e tabulato(per chi non legge la musica), oppure libri sui fraseggi musicali, pattern a seconda dell’indirizzo stilistico scelto ma quello che consiglio di più è trascrivere personalmente, perchè lo si assimila più profondamente; l’atto di dovere tirare giù un solo nota per nota permette di memorizzarlo più facilmente che se lo si ha già scritto! Provate ad imparare un solo già scritto, anche quello della mia sezione, e provate a trascrivere voi un’altro solo e noterete le differenze di apprendimento!!

In "Caravan" ho eseguito un solo totalmente improvvisato in C misolidio senza utilizzare pattern . Negli altri soli c’è una forte componente imitativa, utilizzo di pattern e fraseggi tipici del jazz; in particolare in "Billie’s bounce" ho alternato una mia improvvisazione con il solo originale di George Benson.

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