Salute e benessere

Pulsossimetro, cos’è e come funziona

Il pulsossimetro è un apparecchio che misura la percentuale di saturazione relativa all’ossigeno nel sangue. Molto pratico e semplice da usare è adatto a persone con difficoltà respiratorie, per chi intende controllare la propria qualità del sonno o anche utile per chi cammina o fa sport in montagna. Insomma, stiamo parlando di un pratico strumento che può essere usato, senza grandi difficoltà, all’occorrenza.

Il pulsossimetro è costituito da una sonda e due sensori che comunicano con una fotocellula. Prima di usare il pulsossimetro è importante verificare che non ci siano agenti chimici, come lo smalto, che possano alterare i valori. La misurazione viene effettuata in tempi rapidi e con la possibilità di scaricare i dati direttamente sul computer o sul cellulare. In merito ai valori si parla di ipossia grave con una percentuale inferiore al 95%, di saturazione normale se oscilla tra il 95 e il 99%.

Questi apparecchi si adattano sia ai bambini che agli adulti e non c’è bisogno di essere esperti per utilizzarli. Un’attenta lettura del manuale e alcune indicazioni facilmente reperibili possono essere soddisfacenti per il corretto uso. Questi strumenti si alimentano con semplici batterie, anche ricaricabili, o alimentatore.

Grazie allo spegnimento automatico non si scaricano facilmente. Il primo pulsossimetro fu inventato in Giappone negli anni 70 e rapidamente si è diffuso in tutto il mondo. Non sempre è facile effettuare misurazioni corrette. Per questo è importante seguire alla lettera le indicazioni sul corretto utilizzo. Qualora non foste certi delle misurazioni potete rivolgervi a esperti della materia. Questo apparecchio è sconsigliato in caso di ipotensione o con temperature corporee sotto i 35 gradi; inoltre occorre assumere una posizione calma e rilassata durante la misurazione.

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