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Bitcoin Perché è Aumentato Anche con il Lockdown

Bitcoin in competizione con l’oro, una affermazione che ha un senso almeno in base al suo andamento nel 2020 quando la criptovaluta più capitalizzata ha raggiunto nuovo record assoluto nonostante la crisi provocata dal lockdown indiscriminato in mezzo mondo.
Che la quotazione oro aumentasse ed arrivasse a raggiungere un nuovo record assoluto durante il crollo dei mercati provocato dal lockdown era un fatto scontato, visto che è considerato il bene rifugio per eccellenza.
Investitori e risparmiatori non potevano che mettere i propri soldi in porti sicuri, così da dare il via ad un rally del prezzo aureo sostenuto da forti acquisti anche in oro fisico in lingotti e monete da investimento da poter monetizzare direttamente anche dai compro oro Firenze o di altre località.
Ciò che invece non era così prevedibile soprattutto dai normali investitori era la grande ascesa della quotazione Bitcoin in un periodo in cui la stragrande maggioranza era in cerca di beni rifugio piuttosto che di investimenti potenzialmente redditizi ma allo stesso tempo ad alto rischio.
Il rally del Bitcoin del 2020 non si deve però interpretare come un mossa azzardata di chi ha investito nella criptovaluta ma piuttosto una presa di coscienza da parte di alcuni investitori che hanno visto nel Bitcoin un asset instabile nel breve periodo ma definitivamente consacrato come asset ufficiale anche dalla sua presenza in fondi di investimento affidabili.
L’entrata del Bitcon nella finanza ufficiale è stata lenta, oltreché ostacolata da molte autorità finanziarie, nonostante ciò alla fine si è reso evidente anche ad i più scettici che la capitalizzazione di questa criptovluta è divenuta tale da non poter più essere ignorata.
Proprio in un contesto economico e finanziario difficilissimo il Bitcoin è riuscito a crescere proprio perché divenuto più affidabile, nonostante la sua elevatissima volatilità, di altri asset tradizionali, oggi fortemente messi a rischio da un futuro incerto.
I più informati oltretutto erano hanno a conoscenza del relativamente recente halving del Bitcoin che ha di fatto reso la sua “produzione” più cara, un fatto che secondo le più semplici regole di mercato avrebbe finito per influire sul prezzo finale della criptovaluta più diffusa al mondo.

 

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