Telefonia fissa e VOIP

Le funzionalità e non il prezzo attirano le PMI verso il VoIP “as a Service”

Secondo la recente ricerca di Frost & Sullivan, nei prossimi cinque anni vedremo un importante numero di piccole e medie aziende adottare soluzioni di telefonia cloud-based o centralini hosted. “Le PMI e le start-up di norma sottoscrivono abbonamenti a piattaforme per le Unified Communications interamente cloud-based o hosted, per i benefici e la flessibilità che esse trasferiscono all’utente”, ha affermato l’analista Wonjae Shim. Secondo le valutazioni dei ricercatori, il mercato dei centralini IP hosted per le PMI nella sola america settentrionale raggiungerà i 350 milioni di dollari nei prossimi 5 anni per giungere al picco di un miliardo di dollari entro il 2021, anno in cui il volume totale del mercato in Europa si attesterà a 17.93 miliardi di dollari nel 2021.

 

Lo studio di Research and Markets indica che gli “early adopters” di servizi di telefonia IP hosted e UCC in Europa sono primariamente le PMI perché hanno tipicamente budget e staff IT più limitati o competenze non sempre sufficienti per installare e gestire in loco soluzioni avanzate per le telecomunicazioni. Per dirla con le parole di Jonathan Ells, amministratore di sistema della californiana Tiger Custom Computers “con il centralino IP hosted di 3CX impieghiamo la soluzione di cui abbiamo bisogno, senza dover manutenere noi stessi le infrastrutture che la ospitano“, un’affermazione decisamente ricorrente nella maggior parte delle PMI in tutto il mondo.

 

Che il prezzo d’acquisto e il costo operativo totale contino è indubbio, ma secondo Frost & Sullivan non sono l’unico driver della scelta di migrare a centralini VoIP hosted. Secondo gli analisti infatti “le PMI desiderano avvalersi di soluzioni di telefonia ‘as a Service’ perché offrono funzionalità avanzate appositamente sviluppate per migliorare le comunicazioni aziendali e l’operatività interna”, esigenza pragmatica che accumuna i clienti 3CX.

 

Un ristorante parigino ne é un buon esempio. Nelle ore di punta, il volume delle chiamate è elevatissimo, lo staff deve poter di gestire le chiamate senza perdere nessun potenziale ospite per cena. I collaboratori ovviamente non hanno alcuna competenza in ambito IT, quindi la soluzione scelta deve essere facile da impiegare e favorire gli spostamenti dello staff, in costante movimento tra sala pubblica, salette private e cucina. Con un risponditore automatico, il ristorante è in grado di dirottare le chiamate ovunque sia necessario in qualsiasi momento della giornata, così che i clienti ricevano informazioni aggiornate, senza effettivamente parlare con lo staff. E’ anche possibile inviare mail al primo collaboratore disponibile, che può rispondervi da qualsiasi luogo in qualsiasi momento. Quando è necessario reagire tempestivamente a richieste specifiche pervenute telefonicamente, lo staff può avviare istantaneamente una conf call con altri collaboratori per reperire le informazioni essenziali e prendere le debite decisioni. Tutti gli aspetti tecnici del sistema telefonico sono gestiti dall’operatore selezionato dal ristorante: un VAR! “Finalmente possiamo occuparci del nostro business senza doverci curare del sistema telefonico, questo per noi è molto importante ed ha una valenza decisamente maggiore di qualunque vantaggio economico”, commenta il manager del ristorante.

 

Nelle PMI la partita tra centralini IP on premise e cloud-based si gioca sulla capacità di questi ultimi di supportarne il successo, un gioco che vale la candela, come mostra il forte incremento del numero di operatori VoIP cloud-based annoverato nella ricerca di Frost & Sullivan. Un incremento che però impatta notevolmente sui prezzi, favorendo la diversificazione del livello di servizio erogato dai singoli operatori, piuttosto che una spietata guerra al ribasso, consentendo alle PMI di scegliere in base alla ricchezza di funzionalità fruibili tramite l’uno o l’altro operatore.

No Comments Found

Leave a Reply